"Gli innocenti" di Paola Calvetti

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Buon pomeriggio wordsbookiani!

Eccoci arrivata all'ultimo appuntamento di oggi qui sul blog, ormai cerco sempre di pubblicare una recensione al martedì e oggi voglio proprio parlarvi de Gli innocenti di Paola Calvetti edito da Mondadori, perchè questa sera avrò il piacere di incontrare l'autrice e potrò farle qualche domanda sul suo lavoro e sulla storia di Jacopo e Dasha

Gli innocenti
Gli innocenti
di Paola Calvetti

Editore: Mondadori
Pagine: 132
Prezzo: 17,00 €
Formato: Cartaceo
Data d'uscita: 18 aprile 2017
Link d'acquisto: librimondadori.it

Trama:
Jacopo e Dasha, due voci smarrite sullo spartito della vita, sono in scena per il Doppio concerto per violino e violoncello di Brahms che, pagina dopo pagina, è l'occasione per rivivere – in un serrato e immaginifico dialogo – i passi della loro storia d'amore. Dopo una lunga assenza, Jacopo torna a Firenze, all'Istituto degli Innocenti, il luogo eletto che lo ha accolto quando venne abbandonato da una madre rimasta nell'ombra, la cui identità è diventata negli anni la sua claustrofobica ossessione. «Come posso scoprire la mia storia se non so da dove vengo?» si chiede. Adottato da una famiglia troppo fragile e gravato di aspettative insostenibili, Jacopo è stato privato della spensieratezza dell'infanzia. A salvarlo è stato un piccolo violino, l'àncora alla quale assicurare i desideri e i sogni. Perché, se la felicità è un talento, Jacopo riesce ad avvicinarla solo stringendo fra le braccia lo strumento. Ma non sempre l'amore salva. Non se nell'amore pulsano, insistenti, vecchie ferite. Dasha, nata in un piccolo paese in Albania, è cresciuta circondata da un amore che Jacopo non conosce. Grazie a un padre devoto e illuminato, ha potuto frequentare il Conservatorio di Tirana, dove ha incontrato il violoncello, destinato a diventare il suo unico amico. Fuggita dal porto di Durazzo, sola con il suo strumento, dopo la rovinosa caduta del regime, è sbarcata a Brindisi il 7 marzo del 1991, insieme a migliaia di profughi. Anche le sue radici sono state recise, ma la musica ha compiuto il miracolo di preservare dal dolore il suo animo delicato e forte. Eppure nemmeno Dasha, che ora suona di nuovo accanto a lui, è riuscita a distogliere Jacopo dalla ricerca di un passato che ha il potere di avvelenare il presente, rendendo orfani i due amanti di un futuro possibile. Dove ad aspettarli, forse, c'è un bambino. Nel corso dell'esecuzione del Doppio di Brahms accadrà qualcosa di totalmente imprevisto. La musica si fa eco dell'amore e di una sconvolgente rivelazione, cui non può seguire altro se non un silenzio colmo di incanto, lo stesso che resta nel cuore del lettore.

• RECENSIONE •

Ho scoperto i romanzi di Paola Calvetti proprio grazie alla lettura de Gli innocenti. Dopo aver letto la trama ero già molto incuriosita dalla storia dei due protagonista ma ancora non sapevo cosa aspettarmi. Sono davvero molto negata con la musica ma tutto quello che la riguarda mi ha sempre affascinato perché credo sia davvero in grado di regalare emozioni e, in alcune occasioni, anche salvare.

Gli innocenti
In questo romanzo è molto importante ma a momenti rimane anche in sottofondo, e aiuta moltissimo ad armonizzare i pensieri e i sentimenti delle due voci narranti. Infatti, il passaggio tra una voce e l'altra è come una sinfonia in cui non ci si perde un attimo e che piano piano ti porta a conoscere entrambi i protagonisti nel profondo.

La lettura scorre veloce fino alla fine, emozionante e avvincente. Sono poche pagine che racchiudo un mondo di amore e dolore. È intenso e coinvolge davvero molto il lettore avvicinandolo ai problemi dei personaggi.

Jacopo è un personaggio molto complesso, con un passato cupo. Abbandonato dalla madre all'Istituto degli Innocenti, viene poi adottato da una famiglia fragile che però gli regala affetto e lo avvicina alla musica, al Violino, alla sua ancora di salvezza. È proprio attraverso la musica che riesce in qualche modo a risollevarsi e ad incontrare Dasha. Anche lei non ha avuto una vita facile e anche lei grazie alla musica del Violoncello ha trovato il suo posto, lontano da casa, dagli affetti ma anche un mondo dove trova l'amore, quello vero, quello fatto di difficoltà, di ostacoli ma così forte da riuscire a resistere. Perché anche se ci si allontana, prima o poi si torna indietro con prepotenza.
Due personaggi vivi, veri e che con il tempo di una lettura ci raccontano un amore unico che si intreccia con la musica in maniera indissolubile.

Le ambientazioni sono davvero bene descritte, rendono i luoghi del passato di Jacopo e Dasha molto vividi. L'albania come l'Italia fanno da scenografia per questa storia e posso dire con certezza che anche se non mi aspettavo una lettura di questo tipo sono rimasta piacevolmente sorpresa. L'autrice è riuscita davvero a incantarmi, ha raccontato una storia d'amore che ti accoglie con calma.

Il suo stile permette di immergersi nella lettura e vivere la storia nella sua interezza. I sentimenti forti sono trattati con delicatezza e arrivati alla fine viene voglia di rileggerlo.


Il mio giudizio: 4.5/5

★ ★ ★ ★ ½

Cosa mi dite di The crown, lo leggerete? Lo avete già letto?
Ciaoooooo!!


1 commento

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