Jandy Nelson

Buongiorno wordsbookiani!

Questa settimana inizia carica di novità per noi! Infatti oggi ci sono più appuntamenti imperdibili qui sul blog: abbiamo avuto questa mattina la prima tappa del blogtour dedicato al romanzo Girano le stelle di Darcy Woods edito da Mondadori, ora ci gustiamo l'intervista a tappe a Jandy Nelson autrice di Ti darò il sole edito da Rizzoli e nel pomeriggio il consueto appuntamento con le novità in libreria.

Quindi senza altro indugio partirei subito con il secondo appuntamento di oggi ovvero con l'intervista a Jandy Nelson. Insieme a me hanno fatto alcune domande all'autrice anche Elisa (Devilishly Stylish), Silvy (We found wonderland in books), Chiara (Il castello tra le nuvole) e Luigi (Everpop).

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Vi avevo già parlato in modo a dir poco entusiastico di questo romanzo (QUI la mia recensione). Mi aveva colpito davvero moltissimo e quando mi è stato detto che potevo fare alcune domande all'autrice la testa ha iniziato a vorticare e non sapevo cosa chiedere. La scelta non è facile ma spero che le nostre domande vi piacciano!!

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Tit 1

D: Do you love art yourself? Paintings, sculptures: what’s your favorite?
Ami anche tu l'arte, come i tuoi protagonisti? Pittura o scultura: qual è che preferisci?

R: I do, madly. If I had to pick, I probably love paintings the most but all visual art really moves and inspires me. I feel like every piece of art I ever fell in love with—by Chagall, Picasso, Bacon, Bonnard, Kahlo, Marc, Bernini, Botero, Brancusi, and so many others—influenced me and spoke to me all at once while writing I’ll Give You the Sun.

I also took a stone carving class for research, which was a blast. Actually, literally: a blast. I had expected this very Michelangelo-esque type of scene, all of us tap-tap-taping away at our marble, but it’s nothing like that. We were outside in all types of weather, wearing protective gear that made us look like hazmat workers, using power drills and circular saws. I learned a lot about Jude’s and Guillermo’s characters by doing it. Also, watching my teacher Barry Baldwin (an incredible stone carver) I really saw the Michelangelo quote that thematically runs through the novel: “I saw the angel in the marble and carved until I set him free”. He’d take a drill to a hunk of rock, get lost in a cloud a dust, and a moment later when the dust cleared, there would be a woman unfurling inside the stone. It felt miraculous.

But what was most incredible of all for me art-wise was getting to see works of art anew through Noah’s and Jude’s eyes. That was life-transforming. For instance, I never really liked Jackson Pollock that much but seeing his work through Noah’s eyes BLEW MY MIND. Same with seeing Brancusi’s The Kiss through Jude’s. Amazing. Noah’s and Jude’s favorites became mine.

Si, dannatamente. Se dovessi scegliere, probabilmente amo di più la pittura ma in realtà tutta l'arte visiva mi ispira. Mi sento come se mi innamorassi di ogni pezzo d'arte – da Chagall, Picasso, Bacon, Bonnard, Kahlo, Marc, Bernini, Botero, Brancusi e molti altri – mi hanno influenzato e mi parlavano tutti insieme mentre scrivevo Ti darò il sole.

Ho anche preso lezioni di incisione su pietra per ricerca ed è stata un'esplosione. Per davvero, letteralmente: un'esplosione. Mi aspettavo una scena molto "Michelangiolesca" in cui tutti noi scolpivamo il nostro marmo, ma non è così. Stavamo fuori con ogni condizione atmosferica, indossando attrezzatura di protezione che ci faceva sembrare come se dovessimo maneggiare sostanze pericolose, usando invece trapani e seghe circolari. Facendo tutto questo ho imparato molto sui personaggi di Jude e Guillermo. Inoltre, osservando il mio maestro Barry Baldwin (un incredibile incisore) ho davvero "visto" la frase di Michelangelo protagonista del romanzo: “Ho visto l'angelo nel marmo e ho inciso finché non è stato libero”.  


Ma la cosa più incredibile di tutte per me, dal punto di vista dell'arte, è stato arrivare a vedere le opera d'arte nuovamente, attraverso gli occhi di Noah e Jude. Questa è stata una trasformazione. Per esempio, non mi è mai piaciuto molto Jackson Pollock ma vedere il suo lavoro attraverso gli occhi di Noah è stata come UN'ESPLOSIONE DELLA MENTE. Stessa cosa vedendo “Il bacio” di Brancusi attraverso Jude. Sorprendente. Le opere preferite di Noah e Jude sono diventate anche le mie.

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Ho trovato la sua risposta davvero interessante. Non immaginavo che scrivere una storia potesse addirittura cambiare i gusti dell'autrice e ne sono rimasta davvero colpita.
Ora non perdetevi le altre Q&A!! Ci sono un sacco di curiosità interessanti!
Ciaoooooooo!!!!

4 commenti

  1. Bella domanda, il tema dell'arte è sicuramente fondamentale ed è anche uno dei miei preferiti.
    Non sapevo che l'autrice avesse preso lezioni di incisione su pietra! Adoro quando gli autori fanno di tutto pur di essere più precisi possibili. Per quanto riguarda il fatto che grazie ai suoi personaggi ha cambiato i suoi gusti, direi che dimostra ancora una volta l'immenso potere della scrittura (ma anche della lettura perché grazie al suo libro ho cominciato ad apprezzare l'arte ancora di più!)

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    1. Sono rimasta davvero colpita dalla risposta di Jandy! Non mi aspettavo che fosse diventata così tanto parte del suo romanzo. Mi ha fatto davvero piacere scoprirlo perché avevo adorato "Ti darò il sole" e mi avevo trasmesso un sacco di emozioni.

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  2. Wow Clary sto seguendo l'intervista a tappe e la trovo un'idea straordinaria così come la Nelson che è grandissima! *_*

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    1. Ho adorato la Nelson e con questa intervista secondo me ha dimostrato di essere davvero fantastica!!

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