Recensione: "Wintersong"


Buongiorno wordsbookiani!
Come state? In questo periodo sono molto sulle nuvole e fatico a rimanere ancorata con i piedi per terra. Mi dimentico le cose, e la pigrizia è diventata la mia migliore amica. Vi capita mai di passare momenti del genere? Avete qualche consiglio su come uscirne? Giuro che ho un sacco di buoni propositi ma alla fine non li metto in pratica.
Comunque, oggi, non volevo annoiarvi con i miei "problemi" ma volevo raccontarvi come è andata la lettura di Wintersong di S. Jae-Jones edito da Newton Compton Editori che aspettavo di leggere da tantissimo tempo.


Per iniziare devo dirvi che stavo aspettando l'arrivo di questo romanzo davvero con ansia. Non vedevo l'ora di portelo leggere perché, oltre ad averne sentito parlare molto bene da blogger straniere, ero rimasta davvero colpita dalla copertina. So benissimo che non dovrei giudicarlo dall'aspetto della cover ma quando questa è davvero così bella sono spinta a leggerlo con un certo entusiasmo in più. Molte volte mi è andata bene e questo è uno di quei casi.
La lettura, infatti, si è rivelata davvero interessante e suggestiva. Ogni pagina mi ha spinto a cercarne un'altra con la voglia di scoprire qualche dettaglio in più sul mondo creato dall'autrice. Il ritmo non mi ha mai abbandonata e, arrivata all'ultima pagina, avrei desiderato averne ancora.

La storia che ci viene raccontata affonda le sue radici nei miti dell'Erlkönig, un personaggio della letteratura tedesca rappresentato come una creatura malvagia che infesta i boschi e le foreste e conduce i viandanti verso la morte. Nell'idea scaturita dalla penna della Jae-Jones questo personaggio misterioso ha assunto un altro aspetto, pur sempre spietato e governato da una natura selvaggia ma allo stesso tempo ci viene descritto come un personaggio in grado di provare sensazioni ed emozioni, non del tutto privato della sua umanità.

Ma la storia non è incentrata su di lui, bensì su Elisabeth, una ragazza che per moltissimo tempo ha chiuso se stessa dentro una scatola. La maggiore di tre, ha subito capito che doveva mettere da parte la sua esuberanza, il suo spirito libero e la sua intelligenza per dare una mano in famiglia. È un personaggio capace di rapirti perché non viene esaltata come la solita protagonista bella e insicura ma, come una giovane donna consapevole di sé, dei suoi difetti ma anche, e sopratutto, delle sue qualità: come la musica.

La musica, è quasi tangibile, la si potrebbe tranquillamente definire un personaggio secondario perché attraverso di essa ci vengono raccontati molti stati d'animo della protagonista, molti scambi di battute tra lei e il Re dei Goblin. Insomma è un vero punto fermo di tutta la narrazione. Purtroppo, non sono molto portata per la musica ma leggere queste pagine mi ha fatto venire voglia di ascoltare vecchie ballate per poter sentire il potere di queste canzoni.

Lo stile della Jae-Jones è davvero molto ricercato e suggestivo, ogni descrizione è curata e rimanda a un'ambientazione gotica e oscura dalla quale però si vede sempre uno spiraglio di luce. Il modo in cui è stata capace di lasciare sempre una sensazione di suspense mi ha aiutato a superare i momenti un po' lenti dell'inizio del libro. La lettura nonostante abbia un andamento più lento rispetto alle mie abitudini è stata capace di coinvolgermi moltissimo sopratutto nella parte finale.

È una lettura che ha mantenuto le sue promesse e si è rivelata adatta a me, originale ed emozionante. Consigliata!


Il mio giudizio: 4/5

★ ★ ★ ★ ☆

E voi cosa ne dite, lo leggerete? Lo avete già letto?
Ciaoooooo!!

Clarissa

4 commenti

  1. Spero di leggerlo presto! La trama mi intriga molto ;)

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    1. È davvero molto bello e diverso dal solito, consigliatissimo!!

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  2. Risposte
    1. Ely sono d'accordissimo!! È stata una bellissima lettura!!

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