5ª Tappa Blogtour "Non è colpa della gravità" di Eva Palumbo | Intervista all'autrice

Buongiorno wordsbookiani!

Come avete iniziato la settimana? Qui su Words of books sono sempre in pieno movimento, ho mille cose che vorrei fare e tante altre da presentarvi come il blogtour dedicato al romanzo di Eva Palumbo, Non è colpa della gravità edito dalla Triskell Edizioni che ho il piacere di ospitare oggi.

Non è colpa della gravità


Sono davvero contenta di aver preso parte a questo blogtour e di aver potuto realizzare il banner e il calendario per quest'evento. Quando Eva mi ha proposto di leggere il suo romanzo breve e di partecipare al BT non potevo dire di no, mi sembrava davvero un libro interessante e volevo conoscerlo meglio, infatti sono felice di aver intervista Eva proprio in questa occasione.
Prima di lasciarvi la nostra chiacchierata, vi ricordo le tappa precedente e quelle future e vi lascio i dettagli del romanzo!


13.06 – Eva Palumbo
Presentazione blogtour

15.06 – Lily's Bookmark
Trama e incipit

17.06 – Il salotto del gatto libraio
I personaggi

19.06 – Libri al Caffé
Ambientazioni

21.06 – Words of books
Intervista all'autrice

23.06 – Gli alberi da libro
Recensione

25.06 – Eva Palumbo
Conclusione + giveaway

28.06 – Eva Palumbo
Premiazione
Non è colpa della gravità


Non è colpa della gravità
Non è colpa della gravità
Non è colpa della gravità
di Eva Palumbo

Editore: Triskell Edizioni
Pagine: 64
Prezzo: 2,99 €
Formato: eBook
Data d'uscita: 10 giugno 2016
Link d’acquisto: triskellromance.it

Trama:
Elisa Troisi ha tutto: un grande successo nel suo lavoro di scrittrice, un bell'appartamento ai Parioli, un fidanzato elegante e vincente. Ma la sua vita viene stravolta bruscamente a pochi giorni dal matrimonio.
E qui, imprevedibilmente, mentre cerca di rimettersi in piedi, si ritrova per caso come vicino di casa un suo vecchio compagno di classe del liceo: Cristiano Caravillani, diventato un brillante astrofisico.
Tra i due ragazzi sembra nascere finalmente qualcosa, ma qualcuno è intenzionato a mettersi tra di loro.

Intervista Eva Palumbo

Eccoci arrivati al succo di questa tappa. Grazie al blogtour ho avuto il piacere di fare qualche domanda a Eva e di scambiare con le quattro chiacchiere per conoscerla meglio e per conoscere meglio Non è colpa della gravità. Quindi che dire che l'intervista abbia inizio!!

D: Inizierei subito con il conoscerti un po' meglio. Cosa ne dici di fare una piccola presentazione di te stessa?
R: Sono una persona normalissima, con una famiglia, un lavoro a tempo pieno e sempre tantissimo da fare. Sono piuttosto testarda, un po' polemica e incline a "prendere fuoco" nelle discussioni, pigra, a volte insicura e bisognosa di conferme e attenzioni. Sono anche generosa, però, onesta e abbastanza allegra. Amo la musica, i dolci, e... ah, mio marito dice che il mio talento migliore è il saper fare i regali.
Leggo tantissimo da quando ero piccolina, e ho sempre amato scribacchiare pensieri, impressioni, fantasie... con il tempo scrivere si è trasformato in passione vera, ma non avevo mai pensato di poter condividere le mie cose, né con le persone che amo né tantomeno con il "pubblico". Finché, qualche anno fa, il desiderio di mettermi alla prova è diventato più forte: ho provato a mandare un racconto ad un blog, ho ricevuto incredula i primi complimenti... e questa piccola avventura è cominciata così.

D: Hai delle abitudini particolari mentre scrivi? Come e dove scrivi?
R: No, nessun'abitudine in particolare. Come ho detto ho una vita molto piena, la scrittura è una splendida passione per la quale ritaglio ogni momento possibile quando tutto il resto "dorme".
Scrivo spesso di notte, sul tavolo della stanza da pranzo. E porto sempre con me un taccuino e una penna, a volte appunto frasi e pensieri nei momenti meno probabili.

D: Come è nata l'idea di “Non è colpa della gravità”?
R: Sono molto affezionata a questa storia perché è una rielaborazione della prima storia romantica che ho scritto, qualche anno fa. Come nella maggior parte delle cose che scrivo, parto da un singolo episodio, che mi viene in mente per caso, e da lì, per cercare di capire che storia potrebbe esserci dietro, e come si potrebbe sviluppare.
Nel caso di "Non è colpa della gravità", la scintilla è stata proprio l'episodio iniziale: lei che si sveglia di soprassalto, al suono della canzone dei Dire Straits usata come sveglia dagli astronauti. Decidere di fare del personaggio maschile un astrofisico è stato molto semplice, visto l'abbondanza di "materiale umano" del genere con cui ho a che fare tutti i giorni per lavoro, e poi da lì è nato tutto: compreso il titolo, arrivato davvero alla fine di tutto. Mentre scrivevo, la storia era semplicemente "Storia"

D: Qualcuno ha ispirato i personaggi del romanzo? C'è una parte di te in loro?
R: Come dicevo, Cristiano è l'insieme di tanti ricercatori che ho incontrato nella mia vita. Vezzi, abitudini da "nerd", la fissazione totalizzante per il proprio lavoro...
Elisa invece è molto simile, nella mia immaginazione, alla scrittrice Licia Troisi (anche lei oltretutto astrofisica di formazione), che ha avuto tanto successo con i suoi bei romanzi fantasy sin dalle prime pubblicazioni.
E per quanto riguarda quanto di me c'è nei personaggi... beh, alcune cose che Elisa e Cristiano fanno e dicono le ho fatte e dette veramente anch'io!

D: Parlaci di più di Cristiano. È un uomo diverso dai "canoni" a cui siamo abituate nei romance. Come è nata l'idea del suo personaggio amante dell'astronomia?
R: Ho pensato di fare di Cristiano un astronomo appena ho cominciato a pensare a qualcuno di "diverso", come dici giustamente tu. Per ragioni professionali è un campo che conosco abbastanza, e per esperienza so quanto spesso gli scienziati, coloro che lavorano nel campo di fisica e matematica, siano considerati in generale poco attraenti e "cool". Mi faceva piacere provare a dare una sorta di "riscatto" a una di queste persone, che vivono e amano esattamente come le persone "normali".

D: Molti autori scrivono con la musica di sottofondo, è stato così anche per te? C'è una playlist dedicata ai romanzi?
R: Non proprio, come dicevo di solito scrivo di notte e raramente ascolto musica mentre lo faccio. Mentre lavoravo a "Non è colpa della gravità", però, c'era una canzone che continuava a risuonarmi in testa e che spesso ascoltavo nel corso delle giornate, fino ad impararla a memoria e a canticchiarla di continuo, nonostante sia parecchio difficile da cantare: è "This is the life", della giovane cantautrice scozzese Amy McDonald. Sia il testo sia la melodia mi suggerivano l'idea dell'incertezza, della precarietà, in quei momenti in cui per un attimo ti fermi e non sai bene cosa fare, proprio come succede a Elisa all'inizio della storia.

D: Quanto tempo ha richiesto la stesura di “Non è colpa della gravità”?
R: Considerando il tempo materiale per scrivere la storia, direi poco, forse un paio di mesi, ma lavorandoci assolutamente non di continuo: parliamo di poche ore al giorno, a volte pochi minuti. Se invece parliamo del tempo trascorso da quando ho avuto la primissima idea a quando, dopo averla elaborata, corretta, riscritta, riletta... ho finalmente mandato il manoscritto alla Casa Editrice, direi circa un anno.

D: Gli altri tuoi romanzi per la Triskell Edizioni sono sempre racconti brevi. Hai mai pensato di scrivere un romanzo più corposo?
R: Sì, è vero, tutto quello che ho pubblicato finora è relativamente breve. Quella della "novella" (dal nome deliziosamente retrò) è una dimensione che mi è molto congeniale, perché mi costringe a tirare fuori l'essenziale dai personaggi e dalla storia. Anche il prossimo lavoro per il quale ho già firmato per la pubblicazione, sempre per la Triskell Edizioni, è una novella, con protagonisti italiani ma ambientata in un luogo più "esotico". Ma la novità è che negli ultimi mesi ho ripreso in mano un romanzo molto più lungo e corposo di quello che ho scritto finora, a cui avevo messo la parola "fine" un paio d'anni fa. Ci sto lavorando nuovamente, per prepararlo a proporlo per la pubblicazione... dita incrociate, quindi!

D: Pensi che sentiremo ancora parlare di Elisa e Cristiano?
R: Devo dire la verità: al momento non ho idee per un possibile seguito alla loro storia, ma... Elisa e Cristiano mi stanno troppo simpatici, e non riesco a pensare di non sapere cosa accadrà loro. Chissà, forse in futuro scriverò qualcosa per dare una sbirciatina al loro futuro, che sono sicura sarà luminoso... come una stella.

D: Prima di salutarci mi farebbe piacere chiederti un'ultima cosa. C'è una frase o citazione che ami particolarmente di “Non è colpa della gravità”? E come mai è la tua preferita?
R: Ci ho pensato a lungo, perché non me l'ero mai chiesto. Alla fine ho scelto questa:
"Guardai fuori dalla finestra: uno splendido cielo azzurro mi ricordava che era giugno, il mese dell’anno che preferivo. Quello in cui le giornate sono le più lunghe, l’aria è già calda di promesse estive e ancora tutto deve succedere."
Mi sembra esprima bene quella sensazione di sospensione, di attesa, in cui hai un confuso presentimento che qualcosa di bello sta per succedere, ma ancora non sai cosa, e aspetti, piena di curiosità.



Il form

Per poter essere il fortunato che si porterà a casa una copia digitale di Non è colpa della gravità, vi basterà seguire le seguenti regole:


Avete tempo per partecipare al Giveaway fino al 27 giugno. 
Il 28 sarà comunicato il vincitore, estratto tramite random.org !

Ed eccoci arrivati alla fine di questa tappa, mi sono trovata benissimo in questo blogtour e che l'intervista vi sia piaciuta e vi abbia incuriosito. Ora, non perdetevi la prossima tappa su Gli alberi da libro dove potrete leggere la recensione in anteprima!
Ciaooooo!!!

13 commenti

  1. Bellissima intervista Clary e adoro la citazione che Eva ha scelto dal suo libro, provo le stesse cose anche io per il mese di giugno.
    Poi mi piace proprio l'idea di un protagonista maschile così diverso dai soliti! *-*
    La mia condivisione di oggi. :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Alice!! Cristiano piace molto anche a me, è davvero diverso dai soliti personaggi a cui sono abituata ed è stato un piacere conoscerlo!!

      Elimina
  2. Ciao, bella intervista e molto interessanti i personaggi del romanzo, finalmente un po' lontani dai classici stereotipi ;-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Ariel, contentissima che l'intervista ti sia piaciuta ^_____^
      I personaggi sono davvero simpatici!!

      Elimina
  3. Ciao, bella intervista e molto interessanti i personaggi, finalmente lontani dai classici stereotipi ;-)

    RispondiElimina
  4. Bella intervista e questo libro mi ispira molto!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ne sono felice, Eva in poche pagine mi è piaciuta molto ^_____^

      Elimina
  5. Bella intervista..auguro ad Eva di osare a scrivere un romanzo..le premesse ci sono tutte :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo Isabella!! Mi piacerebbe leggere qualcos'altro di suo e magari di avere più tempo per affezionarmi ai personaggi e alla storia!!!

      Elimina
  6. Ciao, sono Licia del blog Leggo Rosa (http://leggorosa.blogspot.it/). Complimenti per l'intervista, che è molto ben sviluppata e complimenti, naturalmente all'autrice per il suo romanzo.
    Mi lusinga l'amore per il mese di giugno, che è il mio mese... Ho compiuto gli anni da poco e l'ho sempre considerato una porta d'ingresso verso l'estate e l'ultimo abbraccio alla primavera!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Licia, piacere di conoscerti!! Grazie mille, sono molto felice che l'intervista ti sia piaciuta!!!! ^_____^

      Elimina
  7. Complimenti per l'intervista, mi ha stuzzicato ancora di più la curiosità per questo libro =^.^=

    RispondiElimina

Grazie mille per essere passato di qui, se ti fa piacere lascia un tuo pensiero!