"L'arte di ascoltare i battiti del cuore" di Jan-Philipp Sendker

Ciao a tutti!

Oggi una recensione su un libro che ho letto due anni fa ma che mi ha colpito particolarmente: L’arte di ascoltare i battiti del cuore di Jan-Philipp Sendker. È il primo libro che ho letto di questo autore, giravo per la libreria in cerca, come al solito, della mia prossima lettura e questo libro mi ha colpito; vuoi la copertina molto pulita, vuoi il titolo che mi ispirava, sono caduta in tentazione e l’ho comprato.

L’arte di ascoltare i battiti del cuore
di Jan-Philipp Sendker

Editore:Neri Pozza
Pagine: 320
Prezzo: 17,00 €
Formato: Brossura
Link acquisto: neripozza.it

Trama:
A Kalaw, una tranquilla città annidata tra le montagne birmane, vi è una piccola casa da tè dall’aspetto modesto, che un ricco viaggiatore occidentale non esiterebbe a giudicare miserabile. Il caldo poi è soffocante, così come gli sguardi degli avventori che scrutano ogni volto a loro poco familiare con fare indagatorio. Julia Win, giovane newyorchese appena sbarcata a Kalaw, se ne tornerebbe volentieri in America, se un compito ineludibile non la trattenesse lì, in quella piccola sala da tè birmana. Suo padre è scomparso. La polizia ha fatto le sue indagini e tratto le sue conclusioni. Tin Win, arrivato negli Stati Uniti dalla Birmania con un visto concesso per motivi di studio nel 1942, diventato cittadino americano nel 1959 e poi avvocato newyorchese di grido… Un giorno in cui sua madre, riordinando la soffitta, non ha trovato una lettera di suo padre. La lettera era indirizzata a una certa Mi Mi residente a Kalaw, in Birmania, e cominciava con queste struggenti parole: “Mia amata Mi Mi, sono passati cinquemilaottocentosessantaquattro giorni da quando ho sentito battere il tuo cuore per l’ultima volta”. Una pura, indimenticabile lettera d’amore che ha scosso profondamente Julia. Il desiderio di scoprire i segreti del padre, e magari persino di ritrovarlo, si è fatto così irresistibile che Julia ha deciso di partire immediatamente per Kalaw, quella piccola città annidata tra le montagne, dove tutto ora le appare estraneo.


• RECENSIONE •

Scelta azzeccata, ho trovato il libro dolcissimo, mi ha trasportato direttamente tra i paesaggi e gli abitanti della Birmania dove si svolge la storia. La protagonista Julia Win, partita alla ricerca del padre scomparso, finisce in una casa da tè, dove incontra un uomo che gli racconta una soria; una storia d’amore, di forza e di destino, la storia di suo padre.

Ripercorrendo la vita di Tin Win, padre Julia, da quando era bambino fino alla sua partenza dalla Birmania, vengono a galla parti sconosciute della sua vita, come se ne avesse vissuta un’altra. Si conosco i posti dove ha vissuto, tutti descritti in maniere impeccabile, e che trasportano il lettore nel cuore di questo Stato.

Dire che questo libro mi ha fatto venire la pelle d’oca è poco, l’amore infinito dei personaggi, la bellezza dei loro gesti e il modo in cui vengono descritti dall’autore, fanno emozionare.

Mia amata Mi Mi, sono passati cinquemilaottocentosessantaquattro giorni da quando ho sentito battere il tuo cuore per l’ultima volta

Questa la frase da cui nasce tutta la storia e tramite questa vieni catapultato direttamente nel vivo dei sentimenti di Tin Win, invogliandoti a scoprire, sempre di più, tutti i dettagli di questo amore che sembra non avere fine.

Non si può non rimanere affascinati da questa lettura, scorrevole e piacevole che accompagna ogni singola pagina.

Lo avete mai letto? Siete d’accordo con me?

Il mio giudizio: 5/5
S5

Voi cosa ne pensate? Lo avete già letto?
Ciaooooooooo ^_^

Nessun commento

Grazie mille per essere passato di qui, se ti fa piacere lascia un tuo pensiero!